Ad osteggiare una seria riflessione ed approfondimento su questi temi, ci ha messo del suo anche la cosiddetta scienza ufficiale.
O per meglio dire, la sua componente apparentemente più ortodossa e meno propensa ad un approccio che non rientrasse strettamente entro i suoi canoni empirici. Che ha negato a prescindere fenomeni conosciuti fin dall'antichità dai maggiori filosofi e matematici dell'epoca, tra i quali: Socrate, Aristotele, Pitagora, le cui opere paradossalmente si insegnano ancora oggi nelle scuole più prestigiose del mondo.
Del resto, le cronache sono ricche di episodi riguardanti studi di ricerca di grandi scienziati incompresi e messi al bando dall'establishment per poi essere riconosciuti e rivalutati post mortem come di solito lo sono gli artisti.
Questa incongruenza poteva avere una sola matrice: mantenere e controllare il potere, sia in campo scientifico, come in quello politico e religioso.
Proprio perché di solito, qualsiasi pensiero innovativo che investa la sfera sociale, tende a scuotere alla radice le competenze ed i ruoli consolidati e a scardinare la filiera di rapporti di potere e clientelismi su cui si sono edificate brillanti carriere.Il pensiero dominante, sosteneva che un fenomeno che non potesse essere replicato in laboratorio a piacimento non avrebbe meritato di essere indagato.
Quindi, in sintesi, sarebbe stato come affermare, che l'evento non si fosse realmente manifestato, e dunque, che chiunque ne fosse stato testimone o partecipe, sarebbe stato certamente un folle o un visionario. La parola d'ordine ricorrente era minimizzare, irridere e relegare l'evento a fenomeno da baraccone o trucco da prestigiatore.
Questo presupposto con cui è stato affrontato l'argomento, ha impedito per decenni alla ricerca ufficiale di fare piena luce e sviscerare in modo organico questo campo sconosciuto ai più, e sviluppare nuovi metodi sperimentali. La conseguenza pratica di questo tipo di approccio si ripercuoteva anche sui finanziamenti dedicati alla ricerca specifica che avrebbero dovuto essere invece mirati ad ottenere un ritorno economico immediato, o al massimo a breve termine.
Alla base della contrapposizione tra chi sosteneva la realtà di certi fenomeni e chi la negava adducendo prove di fallite sperimentazioni, avrebbe potuto esserci anche un'altra motivazione
Il potere. Quello vero, occulto, che agisce dietro le quinte e pervade e condiziona ogni aspetto della nostra vita di comuni cittadini.
Quel potere appunto, avrebbe potuto intuire con largo anticipo le enormi potenzialità di uno strumento formidabile di conoscenza, strategico per la propria sopravvivenza, creando ad arte le classiche barriere che vengono messe in atto quando si vuole dissuadere, depistare, delegittimare e alla fine ridicolizzare quanti potrebbero rivelarsi scomodi per l'interesse che manifestano per una materia così delicata.
Sapere e potere hanno sempre viaggiato insieme e molto spesso in disaccordo. Il secondo non ha mai potuto fare a meno di manipolare o assoggettare il primo per continuare ad esistere. Il primo, ha sempre mal tollerato veti o confini che ne potessero limitare l'orizzonte della propria conoscenza, sfuggendo spesso al controllo del secondo.
Anche i movimenti religiosi, di qualunque credo, come sappiamo, hanno osteggiato tacitandola, la conoscenza scientifica che da sempre ha minacciato la credibilità ed il potere delle caste sacerdotali, -- che spesso erano al contempo politiche - mettendone a nudo le ipocrisie e minandone il consenso delle masse.
Gli incendi, che a più riprese in epoche diverse distrussero la Biblioteca di Alessandria d'Egitto (non è certo se ad opera di fanatici cristiani o mussulmani) molto probabilmente privarono il genere umano di gran parte del sapere universale ivi raccolto e custodito, rallentandone per svariate centinaia di anni l'evoluzione e lo sviluppo scientifico e tecnologico.
Solo pochi preziosi frammenti dell'opera monumentale di Pitagora sono pervenuti sino a noi contribuendo a formare le basi della matematica moderna.
Si può solo intuire il balzo evolutivo di cui avrebbe beneficiato l'umanità se quel Tempio della Conoscenza fosse giunto intatto fino a noi. Basti considerare che il nostro attuale sviluppo è frutto di scoperte ed invenzioni scientifiche avvenute solo nell'arco degli ultimi duecento anni.
Oggi, la scienza con gli strumenti attuali è in grado di confermare la veridicità delle intuizioni dei filosofi del passato.
Temi che riguardano "OBE" o "Universi Paralleli" e molto altro, non sono più arcani da decifrare, grazie a scienziati curiosi, dalla mente aperta, che hanno portato al mondo scientifico nuova energia e risultati tangibili.
L'acceleratore di particelle del CERN di Ginevra può essere un esempio straordinario, dove ci si prepara a riprodurre persino un "Buco Nero", un risultato impensabile solo pochi anni fa. Oppure, lo studio di una ricerca recente di scienziati americani che afferma con buona probabilità, che il centro della Via Lattea dove noi ci troviamo, altro non è che un enorme cunicolo spazio-temporale.Oggi, la scienza si è assunta l'onere di sopperire alla scarsa conoscenza della spiritualità profonda dell'uomo, con strumenti artificiali le cui potenzialità sono già insite nell'uomo stesso.
Esperimenti taciuti all'opinione pubblica, si sono fatti e sempre si faranno, portati avanti in gran segreto da agenzie governative delle maggiori potenze mondiali e società segrete ad esse collegate.
E' da immaginare che le notizie lasciate filtrare all'esterno dei loro laboratori, siano solo quelle ormai superate da studi molto più avanzati. I risultati più importanti sono certamente classificati a livello di armamenti segreti strategici, per l'enorme interesse che il potere nutre e coltiva per la materia, a dispetto delle posizioni ufficiali.
Alcuni siti strategici russi, ad esempio, furono individuati non dai satelliti americani ma da sensitivi appositamente ingaggiati per attività di spionaggio eseguite nel corso delle loro sedute.
Esperimenti di tale portata presuppongono la fuoriuscita concreta del corpo astrale e della coscienza dal corpo fisico per ottenere efficacemente le informazioni richieste. In poche parole bisogna entrare nella "luce astrale" per farne parte integrante e muoversi insieme ad essa.
Molti fenomeni "soprannaturali" che ci vengono propinati sui rotocalchi da pseudo esperti, non sono altro che frutto di allucinazioni o isterismi collettivi se non vere e proprie truffe a danno dei numerosi creduloni. Bisogna quindi distinguerli affinché non vadano a riempire lo stesso contenitore, rendendo il tutto indistinto agli occhi di un osservatore distratto, o ad alimentare speculazioni di truffatori e imbonitori sempre molto attivi.
In natura non esistono fenomeni soprannaturali o miracolosi; esistono solo fatti non ancora spiegati, ma non per questo inesistenti o solo frutto di fantasie.
Una celebre frase del fisico Enrico Fermi condensava una sintesi logica: "Dove sono tutti ?" Riferendosi all'immensità del cosmo, ed al fatto che fosse la sola Terra ad essere ritenuta abitata.
Sarebbe stato in effetti uno spreco inutile di energie, spazio e corpi celesti, se a beneficiarne fosse stato solo e soltanto l'uomo. Un essere tutto sommato insignificante in rapporto al cosmo.
La ragione ed il fine di tanta abbondanza per il momento ci è ignota, ma che l'uomo non sia solo nell'universo, è una certezza ormai accettata da tutta la comunità scientifica e sostenuta dalla statistica dei numeri.
Presto si arriveranno a comprendere i fattori che inducono un individuo a compiere viaggi astrali, che possono essere anche spazio-temporali, ed applicarli a meccanismi di "teletrasporto" molto più veloci della luce, che consentirebbero di "visitare" nuovi mondi in tempi estremamente brevi, attraverso la smaterializzazione. E questa non è fantascienza.
La realtà che si manifesta oltre l'apparenza visibile è più straordinaria di quanto si immagini.
Molto più della più fervida fantasia umana. Ciò che l'uomo può solo immaginare nella sua mente, la Natura lo ha già inventato e prodotto da qualche parte nell'universo.